La storia e le tradizioni
di Carife.
Il territorio della Baronia è impregnata di storia e tradizioni popolari che identificano la bellezza di codesta magnifica terra, marcando ogni singolo aspetto della sua esistenza, rendendola unica.
• Comune di Carife
Le sue origini risalgono probabilmente al IV-III millennio a.C., come testimoniano recenti scavi archeologici. Inoltre sono visibili tracce di insediamenti di epoca neolitica, sannitica e romana: si presume, infatti, che qui sorgesse l'antica ROMULEA (IV-III secolo a.C.), città sannita distrutta dai romani nel 290 a.C., nel corso della terza guerra sannitica. In età alto-medievale entrò a far parte del ducato longobardo di Benevento (849); successivamente fu inglobata tra i possedimenti del normanno Gradilone (XI secolo), nipote di Roberto il Guiscardo. Ceduta da Carlo I d'Angiò ai Del Balzo (1269), passò in seguito a Consalvo de Cordova (1507), venendo poi amministrata da diversi feudatari, quali i Como, i Galeota, i Brayda e i Miroballo. Passata nel 1646 alla famiglia Capobianco, ottenne l'autonomia nel 1806. Il toponimo, di origini non chiare, risale probabilmente a una forma prelatina non meglio specificata. Le testimonianze storico-architettoniche più significative dell'abitato, colpito da numerosi terremoti, risalgono alla prima metà del XVIII secolo: la collegiata di San Giovanni Battista, edificata dopo il sisma del 1732 sulle rovine dell'originaria costruzione, è abbellita esternamente da una facciata neoclassica con portale barocco e da quattro anfore in pietra; al suo interno sono custoditi una reliquia del Legno Santo della Croce, affreschi del Marziano e un polittico del salernitano Andrea Sabatini. Al cortile del coevo palazzo marchesale si accede percorrendo un'ampia scalinata e varcando un bel portale ornato dallo stemma dei Capobianco.