La storia e le tradizioni
di Flumeri.
Il territorio della Baronia č impregnata di storia e tradizioni popolari che identificano la bellezza di codesta magnifica terra, marcando ogni singolo aspetto della sua esistenza, rendendola unica.
• Comune di Flumeri
Nel II secolo a.C. vi sorse un insediamento tardo-ellenistico, che si presume sia stato distrutto da Lucio Cornelio Silla nell'89 a.C. Nell'XI secolo. Dopo aver subito le invasioni di bizantini elongobardi, fu annessa alla baronia di Vico, sottoposta al normanno Gradilone; poco dopo, divenne capoluogo della stessa baronia e fu ampiamente fortificata. Nel secolo successivo fu distrutta da Guglielmo, duca di Puglia. Assediata nel 1461 da re Ferdinando d'Aragona, che intendeva cacciare i sostenitori di Giovanni d'Angiņ, suo avversario nella conquista del trono di Napoli, venne poi donata da Ferdinando il Cattolico a Consalvo di Cordova (1507). Appartenne in seguito ai D'Aquino, ai Carafa e ai Cardines, marchesi di Lajino; questi ultimi la vendettero a Giovanbattista de Ponte (1624), il cui figlio si fregiņ del titolo di duca. Infeudata ai Cavaniglia e successivamente ai Caracciolo, venne danneggiata gravemente dal terremoto del 1694 e poi da quelli del 1930 e del 1980. Il toponimo, menzionato nelle RATIONES DECIMARUM della Campania (1308-1310), č di origini non chiare. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera: la dogana aragonese, detta "Doganella", costruita nel 1478 da Federico d'Aragona, adibita a residenza reale durante i periodi di caccia e successivamente divenuta una stazione di posta; la chiesa madre, decorata internamente da affreschi di Basilio Russo, rinomato pittore locale; la chiesa di San Rocco, contenente le reliquie del Santo; la chiesa di San Francesco, che custodisce tele, statue lignee e un sepolcro in marmo del 1505, con un bassorilievo di Nicola Rubino. Nell'area archeologica di Fioccaglie sopravvivono i resti dell'insediamento tardo-ellenistico, di cui si riconoscono una DOMUS in stile pompeiano, una casa con atrio, impluvio e orto, strade lastricate e botteghe.