La storia e le tradizioni
di Villanova del Battista.
Il territorio della Baronia è impregnata di storia e tradizioni popolari che identificano la bellezza di codesta magnifica terra, marcando ogni singolo aspetto della sua esistenza, rendendola unica.
• Comune di Villanova del Battista
Menzionata per la prima volta in fonti documentarie del XII secolo con il nome di Polcarino, venne annessa in epoca angioina della baronia di Vico e ne seguì le vicende storiche fino ai primi anni del XVI secolo. Rasa al suolo da un terribile terremoto nella seconda metà del Quattrocento, venne ricostruita e ripopolata da una colonia di schiavi slavi, giunti qui per volere di Pietro Del Balzo, signore del luogo. Separata dalla baronia di Vico nel 1515, passò al marchese di Corato e nel 1524 pervenne a Francesco Carafa, duca di Ariano. Nel 1694 fu devastata da un altro terremoto e, una volta ricostruita, assunse l'attuale denominazione: quest'ultima, citata nel Catalogus Baronum (1150-1168), deriva dal sostantivo latino VILLA, 'dimora di campagna', 'fattoria' o 'piccola città'; la specificazione fa invece riferimento al Santo Patrono. La sua storia non presenta avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale, più volte distrutto dai terremoti (i più recenti sono quelli del 1930, del 1962 e del 1980) figura la parrocchiale di Santa Maria Assunta, interamente ricostruita in stile moderno dopo il sisma del 1980: all'interno sono custodite due interessanti tele di scuola giordanesca (XVIII secolo), raffiguranti il Battesimo e la Passione di Gesù.