La storia e le tradizioni
di San Nicola Baronia.
Il territorio della Baronia è impregnata di storia e tradizioni popolari che identificano la bellezza di codesta magnifica terra, marcando ogni singolo aspetto della sua esistenza, rendendola unica.
• Comune di San Nicola Baronia
Fu fondata durante il Medioevo in un sito popolato fin dalla remota antichità, come attesta il ritrovamento di reperti risalenti all'età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) e alle epoche sannita (IV-III secolo a.C.) e romana. Dopo essere appartenuta a Riccardo Guarino de Fornari (XII secolo), venne ceduta da Carlo d'Angiò alla famiglia De Bruveriis (1266); con l'estinzione di questa casata venne affidata temporaneamente a Marco Aiossa, fino a quando la consorte di Roberto d'Angiò la vendette al conte Raimondo Del Balzo (1343). Nei secoli successivi appartenne, tra gli altri, al capitano spagnolo Consalvo di Cordova e ai Caracciolo di San Vito; questi ultimi la tennero fino al 1806, anno dell'abolizione del feudalesimo nell'Italia meridionale. Il toponimo, di origine agionimica, riflette il culto di San Nicola mentre la specificazione fa riferimento al fatto che il feudo era insignito del titolo di baronia. Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale, più volte danneggiato nel corso dei secoli dai terremoti, spicca la chiesa della Santissima Annunziata, ricostruita dopo il sisma del 1930: abbellita da un maestoso portico sorretto da pilastri e arcate, è affiancata da un elegante campanile a tre livelli con orologio; all'interno, oltre a preziosi arredi sacri, è custodita una pregevole tela del XVII secolo raffigurante l'Annunciazione.