La storia e le tradizioni
di Scampitella.
Il territorio della Baronia è impregnata di storia e tradizioni popolari che identificano la bellezza di codesta magnifica terra, marcando ogni singolo aspetto della sua esistenza, rendendola unica.
• Comune di Scampitella
Il rinvenimento di reperti archeologici romani dell'età imperiale testimonia che fu popolata già nell'antichità ma le prime notizie certe relative all'attuale abitato risalgono alla prima metà del XIII secolo. Dopo essere stata feudo di Guarino de Fornari, fu inserita nel territorio di Trevico e seguì a lungo le vicende storiche di quest'ultima. Durante la dominazione angioina fece parte dei possedimenti dalla nobile Ada de Bruveriis e di Marco Aiossa. Saccheggiata dalle truppe spagnole del capitano Consalvo de Cordova nel 1507, fu venduta dalla figlia di questi a Francesco de Loffredo insieme alla baronia di Vico. Aggregata alla vicina Trevico dopo l'abolizione della feudalità, ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel giugno del 1948. Il toponimo, di origine incerta, anche a causa della mancanza di fonti d'archivio, potrebbe essere accostato a "campitello", un evidente diminutivo di "campo". Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale è degna di nota la chiesa di Santa Maria della Consolazione, fondata, secondo la leggenda, da un soldato borbonico, che si ritirò in questi luoghi a fare l'eremita; rifatta in stile moderno, è abbellita internamente da opere d'arte di soggetto sacro. Nella piazza principale dell'abitato sorge inoltre il monumento ai caduti, rivestito in marmo e ornato sulla sommità da una statua di bronzo.